Ore 5.45, suona la sveglia ma fuori è in corso una tempesta, la prima di quest'anno di corse. Dal balcone vedo raffiche di vento e pioggia fitta, la strada sotto casa con acqua ad altezza marciapiede.Faccio colazione normalmente e attendo almeno che spiova. Infilo calzamaglia e maglia tecnica a maniche lunghe. Alle 9 sono in strada. Tra pozzanghere e traffico impazzito riesco a raggiungere una zona tranquilla dove chiudere i soliti 2km che dedico al riscaldamento e faccio un leggero stretching. La gara di ieri è stata annullata e oggi ne approfitto per svolgere una seduta rilassante di corsa lenta, il problema è individuare il percorso adatto. Le strade principali sono pericolose quando non piove figuriamoci oggi. Alla fine decido di percorrere le stradine interne che portano sul litorale di Pontecagnano e rientrare tagliando sull' Aversana. Si tratta di stradine strette ma sicure, con passaggi di auto ridotto al minimo e difficilmente allagate. Intanto inizia a piovere a dirotto, a tratti grandina forte. Correre sotto la pioggia non mi infastidisce, anzi, mi dà un senso di libertà fuori dal comune. La mente, impegnata a valutare la strada ad ogni passo, sente meno la fatica. Una volta superato il punto più difficile con pozzanghere insidiose e automobilisti che nemmeno ti considerano, inbocco la stradina che avevo in mente. Aumentate le condizioni di sicurezza, imposto un ritmo sui 4'30"/km che mantengo per 6km. Questo percorso mi piace perchè si sentono i profumi e la vita della campagna che mi riportano indietro nel tempo, alla mia infanzia. Profumo di basilico, fiori di ogni tipo, arance e manderini che sono sul punto della maturazione e poi trattori che sbuffano avanti e indietro per i campi.....un'estasi per i miei sensi. Intanto la pioggia non accenna a diminuire ed è il momento di tornare indietro. Faccio alcune centinaia di metri sul litorale, il mare quasi invade la carreggiata e resto un attimo ad ammirare la forza che riesce a sprigionare, poi inbocco una delle stradine interne che si allacciano all'Aversana. Questa non l'ho mai fatta, non so nemmeno su quale punto dell'Aversana si va a collegare. Dopo un paio di curve davanti a me si apre una stradina stretta e abbastanza lunga per gestire delle variazioni di velocità utili a sciogliere un po' le gambe, intorpidite dal freddo. Un minuto veloce, tre minuti lenti per tre ripetizioni e sono sulla strada principale. Da qui mancano circa tre chilometri per ritornare al punto di partenza. Tre chilometri che percorro al ritmo del lento, così come avevo iniziato. Alla fine ho percorso 11km, quasi tutti sotto la pioggia, ma va bene così....la corsa è anche questo, è bella, in autunno come in estate, in primavera come in inverno, con la raccomandazione di garantirsi sempre le proprie condizioni di sicurezza!!
Oggi, un pieno di motivazioni per l'inizio delle uscite autunnali!
