TODAY I WILL.....

TODAY I WILL.....
OGGI VOGLIO.....ALLENARMI E DIVENTARE PIU' FORTE, NUTRIRMI CON CIBI SALUTARI, AVVICINARMI ULTERIORMENTE AL MIO OBIETTIVO, PRENDERMI UNA PAUSA PER APPREZZARE LA VITA, PIANIFICARE IL DOMANI

mercoledì 5 giugno 2013

METAMARATHON 2013: LA GARA

L'ATTESA- nel piazzale della Certosa di S.Lorenzo, al momento del ritiro pettorali, il freddo intenso e qualche goccia di pioggia, non sembrano avere intaccato la voglia di ogni singolo atleta di godersi ogni secondo della propria personale attesa: alcuni sono in gruppo e parlano prima di intraprendere un blando riscaldamento, altri, come me, preferiscono ammirare lo scenario in cui quest'oggi hanno il privilegio di vivere la propria passione, un po' in disparte, un po' infreddoliti. Ritirato il pettorale faccio un primo giro nei giardini della Certosa, la linea dello START è fuori da questa realtà, la voce dello speaker ufficiale della manifestazione arriva attutita e in primo piano resta il vociare degli uccellini che sembrano chiedersi cosa abbia attirato là fuori tanta gente che non riesce a stare ferma rompendo la calma e il silenzio simbolo delle prime ore del mattino che oggi sembrano scorrere più velocemente....e come per incanto mi ritrovo a correre nel vialetto dei giardini, tra alberi, freddo e le mura della Certosa.
LA GARA- al via in 300, per niente intimoriti dai nuvoloni neri che aleggiano nel cielo del Vallo di Diano e che preannunciano una gara 'invernale' in contrasto con ciò che indica il calendario. L'avvio è veloce, la pendenza favorevole dei primi km inganna gli avventurieri che ben presto si trovano a fare i conti con una realtà diversa e che propone diversi saliscendi nel tratto tra il 13° e il 21° km. Il mio ritmo si attesta poco aldisotto di 4'10"/km, è questo il ritmo individuato in allenamento e mi trovo a mio agio anche quando è richiesto un leggero strappo per superare qualche gruppetto che mantiene un ritmo simile al mio ma che non sembrano avere l'intenzione di forzare per non compromettere il resto della gara. Il passaggio peggiore è sicuramente quello del 12° km. Entrati a Prato Perillo veniamo investiti da una tempesta di acqua e vento che sembra minare la resistenza di qualcuno mentre altri sembrano non patirne affatto.....personalmente il vento mi infastidisce non poco non fosse altro perchè rende ancora più fredda l'acqua che ha intriso la maglietta e che a contatto con la pelle genera dei brividi niente male. A questo punto iniziano le salite e....la grandine. La vista di mia figlia Jenny e di Lisa(...cosa? Sono qui ad aspettarmi, con questo tempo!?) mi rigenera. Mi trovo a superare qualche altro atleta in difficoltà, questa volta singoli o al massimo in coppia, i gruppi iniziali si sono disgregati, ora tutto fa la differenza....controllo un po' il ritmo sulle salite, non si discosta di molto rispetto ai tratti pianeggianti e così, confortato anche dalle energie psico-fisiche ancora 'vive' nelle gambe e nella testa chiudo la gara in 1h 26' 32".
Emozioni, arte, cultura....tutto targato Vallo di Diano....

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