TODAY I WILL.....

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OGGI VOGLIO.....ALLENARMI E DIVENTARE PIU' FORTE, NUTRIRMI CON CIBI SALUTARI, AVVICINARMI ULTERIORMENTE AL MIO OBIETTIVO, PRENDERMI UNA PAUSA PER APPREZZARE LA VITA, PIANIFICARE IL DOMANI

giovedì 25 aprile 2013

SARNICOLOVERE....LA GARA.....BOSTON

A Sarnico alle 7.30 si respira aria di perfetta organizzazione. Tutto viaggia nei binari della tranquillità, dopo il ritiro dei pettorali  lo speaker alterna annunci di servizio(consegna borse, griglie di partenza, meteo lungo il percorso e all'arrivo.....) a simpatiche interviste ad atleti di diverse regioni per esaltare le capacità di aggregazione insite nel running il tutto condito da musica ad hok e da una atmosfera molto accogliente.
Nessuno sembra risentire dei circa 10°C e della pioggerella insistente....ognuno si è adeguato, chi improvvisando fantasiosi impermeabili chi con materiale tecnicamente ineccepibile. Personalmente, per l'attesa, ho scelto un k-way economico che abbandonerò prima della partenza, per correre con la maglietta della Salerno Running....maniche corte dunque con la consapevolezza che durante la gara non ci sarà spazio per il freddo. Alle 9.30 in punto arriva l'elicottero RAI per le riprese generando ulteriore eccitazione fra i partecipanti. Nella mente di chi si trova sulla linea di partenza si fanno largo sentimenti contrastanti: l'attesa, la consapevolezza dei propri limiti....e Boston....l'attentato alla maratona di Boston del 15 aprile scorso che ha spazzato via l'entusiasmo e il futuro di un'intera famiglia, Martin Richard 8 anni morto mentre aspettava il papà all'arrivo con la mamma e la sorella entrambe ferite...e altri morti....altri feriti. Il cuore ammutolisce difronte a tanta crudeltà....tanti perchè, tanti interrogativi invadono la piazza di Sarnico quando lo speaker annuncia il minuto di raccoglimento dedicato a chi, in una giornata che doveva essere di festa, ha trovato invece la morte. Sulla linea di partenza mi sento un po' papà di Martin e un po' Martin....ma penso di non essere l'unico...l'applauso alla fine del minuto di raccoglimento è sentito ma determinato, commosso ma non dimesso spezzato solo dal segnale del via che dimostra la volontà di andare avanti da parte di un mondo ferito ma ancora vivo. Ogni atleta, oggi, partecipando a questa gara non ha potuto sottrarsi a queste riflessioni e penso che, con orgoglio, in cuor suo abbia voluto dedicare la propria gara alla memoria del piccolo Martin abbracciando idealmente il popolo di Boston e il proprio dolore.
Mi piace ricordare un'immagine all'arrivo a Lovere....tra gli ultimi che si accingono a tagliare il traguardo una coppia di runners di una certa età che, mano nella mano, si guardano stanchi e sorridenti e insieme si donano agli applausi e all'abbraccio del pubblico....LA CORSA E' VITA NON MORTE!!!!!

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