La parte commestibile della pianta sono i germogli (turioni), che spuntano dalla base di un reticolo di fusti che cresce sotto terra. Ne esistono più di 200 varietà che si distinguono soprattutto per aspetto, sapore e tipologia di coltivazione in quattro tipologie principali: asparagi; violetti; verdi; selvatici. Hanno forma allungata, consistenza carnosa e sapore piuttosto delicato che ricorda quello del carciofo.
Gli asparagi hanno proprietà diuretiche e depurative dovute all’alto contenuto in potassio, saponine e polifenoli e sono quindi ottimi nel periodo primaverile per eliminare le scorie ed i liquidi in eccesso accumulati durante l’inverno. Hanno un buon contenuto in calcio, ferro, magnesio, acido folico, fosforo e vitamine del gruppo B (questi ultimi due in particolare sono importanti alleati contro l’astenia). Contengono anche rutina, un flavonoide ottimo protettore dei capillari. Come tutti gli alimenti vegetali sono ricchi di fibre, soprattutto di quelle insolubili che favoriscono il transito intestinale e aumentano la sazietà. Sconsigliati solo a chi soffre di uricemia, gotta e calcoli renali per l’elevato apporto di purine.
frittata di asparagi |
Ottimi in risotti, mousse e vellutate. Quelli selvatici sono particolarmente indicati per zuppe o frittate (in questo caso non è necessaria la bollitura). Esistono pentole particolari, chiamate asparagiere, cilindriche e dotate di un cestello che mantengono gli steli in posizione verticale in modo che solo gli steli immersi nell’acqua subiscano la bollitura, mentre i germogli più teneri vengono cotti al vapore. La cottura a vapore in ogni caso è da preferire alla bollitura in quanto permette una maggior conservazione delle caratteristiche nutrizionali dell’alimento.
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FONTE: http://www.iocorro.net/content/Asparago-il-depuratore/50190